Nel 1946 le donne italiane votano per la prima volta. Poche tra quelle che con slancio ma ordinatamente fanno la fila ai seggi sanno che quel giorno vede la realizzazione di speranze e aspettative che hanno caratterizzato più di una generazione di donne in passato.
Il libro ripercorre questa lunga storia attraverso i principali documenti che la raccontano. La novità della raccolta è la periodizzazione ampia prescelta: prende le mosse dalla critica di Anna Maria Mozzoni alle leggi unitarie e dalle proposte di legge di Salvatore Morelli, che posero le basi per la futura inscrizione delle donne nella compagine del corpo elettorale all’indomani della unificazione del Paese; si sofferma sui passaggi più rilevanti che hanno contrassegnato la battaglia per l’estensione del voto alle donne nei primi dieci anni del Novecento e termina con l’ultima mobilitazione femminile in favore del voto, nell’autunno del 1944, alla vigilia del decreto del governo Bonomi che ‘darà’ il voto alle donne.
- Introduzione
- 1. Escluse dalla cittadinanza
- Il da farsi, Anna Maria Mozzoni, 1864 – Petizione per il voto politico alle donne, Anna Maria Mozzoni, 1877 – Discorso all’Assemblea della Democrazia, Anna Maria Mozzoni, 1881
- 2. In Parlamento
- Per la reintegrazione giuridica delle donne, di Salvatore Morelli, 1876 – La maggior parte delle donne non aspira a che si conferisca loro un diritto, Relazione Zanardelli, Commissione per la Riforma della Legge Elettorale, 1880 – Dal dibattito sulla concessione del suffragio universale, 1912, Intervento di Gaetano Mosca – Proposta di legge Martini Gasparotto per l’estensione del diritto elettorale politico e amministrativo alle donne, 30 giugno 1919
- 3. Il voto alle donne?
- Prefazione di Ersilia Majno all’Inchiesta dell’Unione Femminile Nazionale, 1902 – Idea ardita ma giusta, Adelaide Coari, 1902 – La legislazione rispecchia lo spirito maschile, da Studio sul problema del voto, Teresa Labriola, 1904
- 4. I Comitati pro suffragio
- Petizione al Parlamento presentata dal Comitato pro suffragio femminile, marzo 1906 – Donne di Puglia, 1906 – Sentenza della Corte di appello di Ancona redatta dal presidente Ludovico Mortara, 1906 – Noi siamo la simbolica semenza della parabola, Giacinta Martini Marescotti, 1907 – Giro in Provincia, Irene De Bonis, 1907 – Lettera alle Socie del Comitato pro voto di Torino per la propaganda elettorale del 1919
- 5. Conflitti
- Una polemica in famiglia, Anna Kuliscioff, 1910 – Una distinzione arbitraria, Emilia Mariani, 1923 – La donna è negata alla politica?, Irene de Nobili de Bonis, 1909
- 6. Di nuovo mobilitate
- Piano di azione comune, Promemoria delle rappresentanti dei sei partiti aderenti al Comitato di Liberazione Nazionale, 1944 – Appello del Centro Italiano Femminile alle Donne italiane, 1944 – Non dobbiamo stancarci di chiedere, chiedere e chiedere, 1944 – La partecipazione della donna alla vita politica, Angela Maria Guidi, 1945 – Le donne italiane hanno diritto al voto, Bastianina Musu Martini, 1945 – Le opinioni degli uomini: Togliatti, Nenni e Lupinacci in “Noi donne”, 1944
- 7. Al voto
- Estensione alle donne del diritto di voto, Decreto 1 febbraio 1945 – Una conquista insperata, “Il Regime Fascista”, 1945 – Il viatico di Eleonora alle donne italiane affamate, “Il regime fascista”, 1945 – Le prime chiamate a provare, Schema di discussione della Gioventù Femminile Cattolica, 1946, – Basta con l’assolutismo familiare, Maria Federici, 1946 – La giornata della donna, Pietro Nenni, 1946
- 8. Le testimonianze
- Prima o poi impareremo a nuotare, Anna Garofalo, 1944 – Nessuna esitazione era più possibile, Armida Barelli, 1958 – Il bilancio intimo di Alba De Céspedes, 1946 – Il 2 giugno di Anna Banti, 1946 – Il momento di smarrimento di Maria Bellonci, 1946 – Il desiderio di vedere e sentire di Paola Masino, 1946 – Orietta Doria Pamphily, 1996 – Maria Zevi, 1996
- Bibliografia essenziale