Oh dolce patria

L’Unità d’Italia scritta dalle donne

a cura di Marina D'Amelia
Collana: I libri di Biblink
Pubblicazione: Settembre 2022
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Edizione cartacea
pp. 250, 17x24 cm, bross.
ISBN: 9791254691229
€ 28,00 -5% € 26,60
su richiesta su richiesta € 26,60
Edizione digitale
PDF con Adobe DRM
ISBN: 9791254691236
€ 17,99
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Le vicende risorgimentali hanno segnato indelebilmente la vita di moltissime italiane. E ogni donna che vi si sia trovata coinvolta e che fosse capace di usare la penna non si è sottratta al compito di fissare la memoria dei momenti e delle svolte più importanti, di descrivere in diari e lettere i sentimenti vissuti, di prendere posizione in libri e saggi di riviste. Lo sguardo delle donne abbraccia allo stesso tempo persone ed eventi, intreccia momenti eroici a squarci di vita quotidiana, affianca l’attenzione concreta ai corpi e alle cose agli slanci ideali per i destini della nazione. La Fondazione Marisa Bellisario vuole partecipare con questo volume ricco di voci femminili alla celebrazione del Centocinquantenario dell’Unità d’Italia, testimoniando ancora una volta il proprio impegno sul fronte della valorizzazione della presenza delle donne nella società italiana.

  • Emanuela Bruni, Premessa
  • Lella Golfo, Prefazione
  • Marina D’Amelia, Una stagione collettiva da raccontare e ripensare
  • Documenti e testimonianze
    • Reportages
    • Progetti di vita nuova
    • Come partecipare
    • Mogli, madri, sorelle
    • E dopo
  • Le fonti
  • Le immagini
    • Misoginie ottocentesche

Marina D'Amelia

Marina D’Amelia ha insegnato Storia moderna all’Università degli studi La Sapienza di Roma. Nel corso degli anni ha intrecciato indagini di consolidato interesse nella tradizione degli studi storici come la storia dei consumi, dei linguaggi politici, del potere delle donne nell’immaginario politico, della corruzione e della giustizia, delle famiglie di mercanti e curiali nell’ancien régime, a questioni più nuove come la storia della famiglia, del nepotismo femminile, delle emozioni e degli stereotipi. Muovendosi con una certa libertà dal Cinquecento all’Ottocento e Novecento, a cavallo tra la storia sociale e la storia culturale, si è quindi occupata della violenza e dell’alfabetizzazione femminile, delle scritture femminili, della storia della maternità e dello stereotipo del mammismo nella società italiana. È stata tra le fondatrici e redattrici nel 1981 del quadrimestrale «Memoria. Rivista di storia delle donne» e fondatrice anche della Società italiana delle storiche (Sis). Tra le sue pubblicazioni ricordiamo La mamma, Bologna, il Mulino, 2005; la curatela di Storia della maternità, Roma-Bari, Laterza, 1997; Della difficile indipendenza: lettere dall’America di Charlotte e Zénaide Bonaparte (1822-1827) in Soggetti, diritti, poteri: studi per Giovanna Fiume, a cura di Ida Fazio e Rita Foti, Milano, FrancoAngeli, 2020; L’ orgoglio delle origini. Prestigio e interessi familiari in Vittoria Colonna, in Al crocevia della storia : poesia, religione e politica in Vittoria Colonna, Roma, Viella, 2016; la cura tela di Oh dolce patria: l’Unità d’Italia scritta dalle donne, Roma, Biblink, 2011.

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