Infanzia abbandonata, orfani e pupilli della nazione in Italia

(1915-1920)

Beatrice Pisa
Collana: I libri di Biblink
Pubblicazione: Settembre 2022
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Edizione cartacea
pp. 378, 17x24 cm, bross.
ISBN: 9791254691557
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ISBN: 9791254691564
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La Prima guerra mondiale ha contribuito a modificare fortemente i tradizionali assetti del sistema delle assistenze all’infanzia e alla maternità in Italia, in gran parte gestito fino ad allora da una fitta rete di istituti e realtà confessionali, nonché da una notevole quantità di Opere pie caratterizzate da metodi antiquati e irrazionali.

A questo cambiamento contribuiscono soprattutto il mondo dei medici, clinici e direttori di brefotrofi, quello istituzionale, e infine quello del volontariato laico di base, all’interno del quale ruolo fondamentale hanno le donne. Tutte e tre queste realtà sono stimolate dall’evento bellico e dalle sue drammatiche urgenze a misurarsi con maggiore impegno e creatività con queste tematiche.

Le varie forze in campo collaborano e confliggono fra loro in maniere diverse determinando un quadro particolarmente complesso e articolato – ricco di contraddizioni ma anche di risultati – come testimonia la dettagliata mappa delle modalità di intervento che si realizzano nelle diverse città della penisola.

  • Introduzione
  • Parte Prima: Le cuLture, le Leggi, le tradizioni
    • 1. Le culture dell’infanzia fra tradizione e innovazione
      • Le leggi e le tradizioni – Un paradosso – Infanzia e maternità di fronte a nuove culture e nuove esigenze – Le ruote, gli abbandoni e gli istituti per gli esposti – La mortalità infantile e l’azione istituzionale
    • 2. Fronteggiare la guerra
      • Brefotrofi in guerra – Bambini igienizzati e bambini abbandonati: un secondo paradosso – I rimedi e le riforme – Il congresso del 1917 – Due modelli diversi di intervento
    • 3. Culture e soluzioni per gli anni di guerra
      • L’azione di base e il ruolo femminile – L’Associazione per la Donna – La rivolta antipositivista delle donne – La ricerca della paternità – La famiglia in Parlamento
  • Parte seconda: Le realtà territoriali
    • 4. Il caleidoscopio delle realtà locali
      • Fra città e piccoli centri – Milano città delle assistenze – Cultura ebraica e azione sociale nel Torinese: Paola Lombroso – Bologna città del cambiamento – Firenze fra povertà, elemosina e intervento femminile – La multiforme azione assistenziale nella Capitale – Napoli come luogo delle contraddizioni – Palermo, l’accordo fra clero e signore ‘bene’
  • Parte terza: L’azione dello stato
    • 5. Il percorso dell’intervento istituzionale
      • I primi interventi di cura istituzionale collettiva – Il dovere di Stato e il progetto salandrino – «La famiglia della nazione» – Il ruolo di Comandini
    • 6. Lo scontro Camera-Senato
      • La Commissione parlamentare: lo Stato si decentra – La discussione al Senato – Il conflitto istituzionale – I nodi, le critiche, le parti in campo – Non solo orfani di guerra
  • Parte quarta: Fra azione pubblica e privata
    • 7. Gli Istituti nazionali
      • Il ruolo degli istituti nazionali – L’Opera per i contadini – Le Colonie agricole – Previdenza e fondi rustici – Don Sturzo e l’Opera per gli orfani – Le Madrine – Due opere a confronto – Gli altri istituti nazionali
    • 8. La legge n. 1143
      • Gli esiti di un lungo percorso – Le donne fra controllo e riconoscimento – Chi e quanti sono gli orfani – Legittimi e illegittimi – I finanziamenti e le opere dotalizie – Reperire e distribuire le risorse
  • Parte quinta: iL dopoguerra, la cura e L’internazionaLizzazione dell’infanzia
    • 9. La cura
      • L’infanzia fra cura e indifferenza – I medici e le emancipazioniste – Il contrastato dopoguerra del CNDI- Associazione per la Donna – Orfani di guerra versus infanzia
    • 10. L’internalizzazione dell’infanzia
      • La Conferenza per la pace e il nuovo internazionalismo – Il bambino soggetto internazionale – I difficili anni Venti
  • Considerazioni conclusive
  • Abbreviazioni
  • Indice dei nomi
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