A partire da un’ampia gamma di fonti iconografiche (tessere, manifesti, cartoline, giornali, siti web…), Luciano Cheles ricostruisce l’evoluzione della propaganda figurativa della destra dal 1946 a oggi, interrogandosi sugli elementi di continuità e discontinuità fra il fascismo e i tre partiti che nel corso degli anni si sono passati il testimone della destra: dal Movimento Sociale Italiano a Fratelli d’Italia, passando per Alleanza Nazionale.
Il volume mostra come, sotto la sua apparente “normalità”, la propaganda della destra postfascista celi spesso allusioni e precisi riferimenti rivolti a un pubblico di nostalgici capaci di riconoscerli, abituando allo stesso tempo gli italiani a una versione moderna dei valori del regime.
Una ricerca originale e documentatissima che offre una nuova prospettiva sui riferimenti culturali della destra italiana e sulle loro continuità nel tempo.
Piero Ignazi, Università di Bologna
L’approccio volutamente provocatorio di questo volume mette in luce le sottigliezze della propaganda figurativa neofascista e postfascista e dimostra che i suoi slogan erano e sono tutt’altro che vuote litanie.
Pierre Sorlin, Université Sorbonne Nouvelle, Parigi
In copertina: elaborazione grafica di tessere e cartoline propagandistiche.