Il regime fascista introdusse la legislazione antiebraica nelle colonie? Fra il 1938 e il 1943 gli ebrei stranieri entrarono in Italia e nei territori da lei controllati? Mussolini seppe, nel 1942, dello sterminio in atto nel continente? Come rispose alle richieste tedesche di consegna e che provvedimenti prese verso gli ebrei italiani residenti nei paesi dominati dal Terzo Reich?
Sulla base di una ricerca archivistica molto estesa, questo volume illustra politiche e iniziative attuate al di là del confine nazionale o proprio intorno a esso, evidenziando il ruolo decisionale di Mussolini.
La ricostruzione del trattamento riservato agli ebrei italiani, locali e stranieri fuori della penisola completa le conoscenze su quanto accadde nel Paese in quegli stessi anni e offre ulteriori elementi per comprendere l’articolazione fra politiche e ideologia nel regime fascista.
- Abbreviazioni
- Introduzione
- 1. Le leggi nell’impero
- 2. Influenza italiana ed ebrei italiani all’estero
- 3. Le notizie dello sterminio nazista nel 1942
- 4. Il divieto di ingresso in Italia degli ebrei stranieri. Le disposizioni iniziali
- 5. Il trasferimento nella penisola di alcuni gruppi di ebrei stranieri
- 6. La pressione degli ebrei stranieri dopo l’entrata in guerra e le reazioni italiane
- 7. Consegne
- 8. Il rimpatrio degli ebrei italiani
- 9. I campi
- 10. Il transito
- Conclusioni
- Indice dei nomi
- Indice dei luoghi
In copertina: Carta razzista per le scuole, 1939. Gorizia, Biblioteca statale isontina.
Michele Sarfatti, studioso della storia degli ebrei in Italia nel Novecento e della storia della Shoah in Italia e in Europa, è stato direttore della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea di Milano. Fra le sue numerose pubblicazioni, Gli ebrei nell’Italia fascista. Vicende, identità, persecuzione (ed. definitiva Einaudi 2018); Il cielo sereno e l’ombra della Shoah. Otto stereotipi sulla persecuzione antiebraica nell’Italia fascista (Viella 2020); Le leggi antiebraiche spiegate agli italiani di oggi (Einaudi 2022).