Interpretare Francesco

I frati, i papi e i commenti alla Regola minoritica (secc. XIII-XVI)

Francesco Carta
Collana: Sacro/santo, 32
Pubblicazione: Novembre 2022
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Edizione cartacea
pp. 460, 15x21 cm, bross.
ISBN: 9791254692004
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ISBN: 9791254692486
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«Comprendete e osservate la Regola senza alcuna interpretazione, puramente e in semplicità». Con queste parole Francesco d’Assisi, ormai malato e prossimo alla morte, intimava i suoi frati a non commentare la Regola evangelica che Dio gli aveva donato e che lui aveva voluto come norma fondamentale per il suo Ordine.

Solo pochi anni dopo, tuttavia, i suoi seguaci, appoggiandosi sull’autorità papale, si lanciarono in un’intensa riflessione sulla Regola che commentarono, glossarono, chiarirono utilizzando in maniera originale l’armamentario esegetico che avevano conosciuto durante i loro studi.

Perché i frati andarono contro la volontà di Francesco? Quale fu la vera posta in gioco nell’interpretare la Regola? Perché nel corso di tre secoli i Minori scrissero un numero di commenti che non ha confronto rispetto agli altri Ordini religiosi? Attraverso l’indagine dei testi e dei loro autori, delle vicende della loro diffusione, del pubblico a cui si rivolsero e delle finalità con cui furono scritti, il libro prova a rispondere a queste fondamentali domande.

  • Introduzione
    • 1. Da Francesco a Bonifacio da Ceva
    • 2. Commentare la Regola
    • 3. Il commento ai testi nelle università
    • 4. Regole e Regola
    • 5. Frati e papi
    • 6. Norma e dottrina
    • 7. Manoscritti e diacronia
    • 8. L’organizzazione della ricerca
  • 1. Da Francesco ai primi commenti (prima metà del XIII secolo)
    • 1. Il Testamento di Francesco: osservare la Regola sine glossa
    • 2. La Quo elongati di Gregorio IX: la prima dichiarazione papale
    • 3. L’Expositio Quatuor Magistrorum: i frati dotti si appropriano della riflessione sulla Regola
    • 4. La Ordinem vestrum di Innocenzo IV: polemiche e conflitti negli anni Quaranta
    • 5. L’Elucidatio di Ugo di Digne: una proposta interpretativa dopo il rifiuto della Ordinem vestrum
  • 2. Dibattiti parigini (seconda metà del XIII secolo)
    • 1. L’Epistola de tribus quaestionibus di Bonaventura e le Determinationes super Regulam: l’evoluzione dell’Ordine e la sua giustificazione
    • 2. L’Expositio di Davide d’Augusta: la Regola spiegata ai novizi
    • 3. Il Tractatus pauperis di Pecham: contro i maestri secolari
    • 4. L’Expositio dello Pseudo-Pecham: il trionfo del commento di tipo scolastico
    • 5. L’Expositio di Giovanni del Galles: preparare i nuovi frati all’apologia dell’Ordine
    • 6. La Exiit qui seminat di Niccolò III: il papa decreta la vittoria dei Minori
  • 3. Gli Spirituali e la disputa avignonese (XIII-XIV secolo)
    • 1. Pietro di Giovanni Olivi: l’interpretazione rigorista e la prospettiva escatologica
    • 2. Ubertino da Casale: gli Spirituali contro la “Comunità”
    • 3. La Brevis Expositio: la Regola sotto precetto
    • 4. La Exivi de paradiso di Clemente V: una conclusione non risolutiva della disputa
    • 5. Angelo Clareno: interpretare la Regola ai margini dell’Ordine
    • 6. I Verba beati Francisci e l’Intentio Regulae: l’agiografia come commento
  • 4. Fermenti e sperimentazioni da Giovanni XXII a Bartolomeo da Pisa (XIV secolo)
    • 1. Giovanni XXII e Alvaro Pelagio: la definizione di una povertà possibile all’interno della Chiesa
    • 2. Il capitolo di Perpignan e Benedetto XII: riformare l’Ordine attraverso le costituzioni
    • 3. Un originale esperimento di commento: Olivi e la Compilatio avenionensis nel ms. di Sankt Florian
    • 4. Bartolomeo da Pisa: la grande novità di un’opera compilatoria
  • 5. Osservanze (XV-inizio XVI secolo)
    • 1. La nascita dell’Osservanza: la fedeltà alle dichiarazioni papali come scelta di ortodossia
    • 2. Le Constitutiones martiniane del 1430: un compromesso fallimentare
    • 3. Le Declarationes di Niccolò da Osimo: un manifesto dell’identità osservante more italico
    • 4. Giovanni da Capestrano: la visione giuridica della Regola tra precetti e consigli
    • 5. L’Expositio di Cristoforo da Varese: alla conquista dell’Europa centrale
    • 6. Alessandro Ariosto: le Questiones come strumento di commento
    • 7. L’Expositio litteralis di Ludovico di Prussia: la tradizione more italico in Boemia
    • 8. Osservanti sub ministris, ungheresi e la Lucerna di Jaime de Alcalà: oltre il modello italiano
    • 9. I codici dei commenti: una finestra sulla cultura osservante del libro manoscritto
    • 10. Egidio Delfini e Bonifacio da Ceva: unire l’Ordine sotto la riforma colettana
    • 11. La Quaestio di Gilberto Nicolai: come interpretare la Regola ad litteram
    • 12. Le raccolte giuridiche a stampa: un canone di testi a interpretazione della Regola
  • 6. Riformati, cappuccini e luterani (prima metà del XVI secolo)
    • 1. Il Dialogo di Giovanni Pili da Fano: la dirigenza osservante contro i primi cappuccini
    • 2. Bartolomeo da Brendola: semplificare la tradizione di commento per «li frati semplici»
    • 3. L’Amore Evangelico: osservanza “mistica” della Regola ed elitarismo
    • 4. Il Dialogo emendato di Giovanni Pili da Fano: il primo commento cappuccino
    • 5. Il Commentarium di François Lambert: un “contro-commento” protestante
    • 6. Agostino di Alfeld: in difesa dell’evangelicità della Regola contro gli attacchi luterani
  • Conclusioni
    • 1. Una proposta di periodizzazione
    • 2. Il valore dei commenti come fonti per la storia
  • Appendici
    • I. La tradizione delle Expositiones super Regulam
    • II. La struttura delle Expositiones super Regulam
  • Bibliografia
  • Indice dei nomi

In copertina: Assisi, Chiesa Nuova, ms. 46, f. 10r. Miniatura della Franceschina di Giacomo Oddi con Francesco, inginocchiato, che riceve la Regola di Cristo. Accanto all’Assisiate frate Leone ne trascrive il testo.

Francesco Carta

Francesco Carta, dottore di ricerca in storia medievale, è assegnista di ricerca alla Università Palacký di Olomouc, in Repubblica Ceca. Le sue pubblicazioni vertono sulla storia culturale e religiosa bassomedievale con particolare attenzione all’Ordine dei frati Minori e alle missioni cristiane di evangelizzazione.

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