È una consuetudine piuttosto regolare di BMB annunciare il ritrovamento di membra disiecta del grande patrimonio librario beneventano. Questa volta andiamo oltre: don Mariano Dell’Omo e Chiara De Angelis descrivono i cosiddetti “frammenti di codici abruzzesi” ai quali, com’è ricordato nel titolo stesso del loro saggio, Elias Avery Lowe e Virginia Brown avevano dato invano la caccia nel dopoguerra. Don Mariano li ha ritrovati in casa, in quell’Archivio di Montecassino che sta riordinando in scienza e coscienza, riunendoli alle Compactiones di cui facevano parte. Inoltre don Mariano ha provveduto a numerare ex novo tutti i frammenti delle Compactiones, finora citati secondo la cifra romana del faldone in cui si trovavano più o meno casualmente insieme. D’ora in poi, come si può vedere dalle nostre liste di segnature e sigle, i frammenti beneventani delle Compactiones potranno e dovranno essere citati secondo i loro numeri: di questa prassi danno il buon esempio gli stessi don Mariano e Chiara già nel titolo del loro contributo. Un altro ritrovamento annuncia Nicola Tangari in una biblioteca di Santa Maria a Vico in provincia di Caserta: si tratta di un breviario monastico notato, in beneventana del secolo XIII, i cui frammenti (un bifolio e due fogli singoli) sono stati adattati, come spesso capita, a fungere da coperta e guardie di una cinquecentina contenente il commento alle epistole paoline di Denis le Chartreux (nome francese del certosino fiammingo vissuto tra 1402 e 1471). Francis Newton e i suoi collaboratori riprendono in esame i rapporti fra tre rappresentanti dell’attività di traduttore a Montecassino di Costantino Africano, i manoscritti Cassinese 225, Parigino nouv. acq. lat. 1628, Londinese Wellcome 801 A, tutti databili a cavallo fra XI e XII secolo. L’Isagoge che introduce alla Tegni di Galeno testimonia i diversi momenti del lavoro di Costantino e dei suoi allievi in una delle epoche più brillanti e innovative della cultura cassinese. Si tratta di un lavoro preparatorio all’edizione ‘diplomatica’ di un testo basilare della medicina antica e medievale: pubblicarlo in questa sede è un grande privilegio di cui siamo grati agli autori. BMB compie trent’anni: gaudeamus igitur.