Nella storiografia italiana dell’Italia unita sono molti gli autori che hanno lasciato notevoli riflessioni memorialistiche e autobiografiche. La Giunta centrale per gli studi storici intende aprire un cantiere su questo problema, pubblicando una serie di volumi, ciascuno incentrato su uno storico italiano attivo dopo il 1861 e autore, in vari modi, di riflessioni autobiografiche. In primo luogo testi di memorie, narrazioni, ricostruzioni e ricordi ma anche documenti di varia origine e con varia destinazione, nei quali le storiche e gli storici hanno parlato di sé e della propria collocazione nelle vicende del loro tempo, compresi quelli affidati all’oralità e disponibili in registrazioni audiovisive.
Gaetano De Sanctis (Roma 1870-1957) è stato uno storico italiano, professore di Storia greca e romana presso le Università di Torino e Roma. Si è occupato di storia dell’antichità con straordinaria competenza in campo archeologico ed epigrafico. è stato presidente dell’Istituto della Enciclopedia Italiana (1947-1954), commissario straordinario per la Giunta centrale degli istituti storici (dal 1944), senatore a vita (dal 1950). Tra le sue opere più importanti: Storia dei Romani (1907-1964), Storia dei Greci (1939), Scritti minori (1970-1983).
In copertina: parole da una lettera di Gaetano De Sanctis a Karl Julius Beloch, Roma, 5 luglio 1889. Istituto italiano per la storia antica, Fondo Gaetano De Sanctis.
Idea grafica: Ariane Zuppante