Un nuovo Corpo dello Stato

La polizia femminile in Italia
(1961-1981)

Liliosa Azara
Collana: I libri di Viella, 444
Pubblicazione: Gennaio 2023
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pp. 240 + 12 ill. b/n, 15x21 cm, bross.
ISBN: 9791254693056
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ISBN: 9791254692578
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Nel 1961 entrano in servizio le prime donne del nuovo Corpo di polizia femminile, istituito su proposta della democristiana Maria Pia Dal Canton e sciolto nel 1981. L’Italia si allinea così con ritardo alle nazioni europee ed extra europee dove la creazione di analoghi corpi di polizia è stata la risposta alla paura generata dalla tratta delle bianche, dilagante nel periodo interbellico.

Il nuovo Corpo assume in Italia una fisionomia distinta all’interno della polizia, come esito del compromesso tra un principio di uguaglianza e di piena cittadinanza e le diffuse forme di resistenza istituzionale e sociale che ne scoraggiano l’istituzione. Nonostante abbia attraversato i decenni Sessanta e Settanta – tra profonde mutazioni, rivoluzioni sociali, ma anche persistenti retaggi etico-giuridici e morali – la storia della polizia femminile è rimasta a lungo nell’ombra. Questo volume ne ripercorre le vicende, dalla costituzione allo scioglimento, con l’intento di restituire alla storia un tema che non poco ha contribuito al processo di emancipazione delle donne italiane.

  • Introduzione
  • 1. La genesi della polizia femminile nel contesto internazionale
    • 1. L’Italia nello scenario globale
    • 2. La Germania e la Polonia nell’Europa interbellica
    • 3. Gran Bretagna e Stati Uniti: una prospettiva di lungo periodo
  • 2. La costituzione della polizia femminile. Il dibattito tra Parlamento e società
    • 1. Sperimentazione e resistenze negli anni della ricostruzione (1946-1950)
    • 2. Il primo progetto di legge Dal Canton e il potere dissuasivo dell’esperimento di Trieste (1955)
    • 3. Le reazioni dell’opinione pubblica e la revisione del progetto originario (1956-1958)
    • 4. La discussione delle donne giuriste
    • 5. Il secondo progetto di legge Dal Canton (1958)
    • 6. Il dibattito conclusivo e l’approvazione della legge sulla polizia femminile
  • 3. Per una storia istituzionale del Corpo. Tra limitazione dei poteri e ampliamento delle funzioni
    • 1. Gli esordi della polizia femminile
    • 2. Il regolamento attuativo della legge Dal Canton e le delimitazioni dei compiti delle poliziotte (1961)
    • 3. Il dibattito sull’ampliamento delle funzioni del Corpo attraverso le circolari (1963-1965)
    • 4. La svolta del 1966 e il ruolo essenziale della polizia femminile per la difesa sociale
    • 5. Le poliziotte degli anni Sessanta tra vecchie e nuove competenze
    • 6. Lamentele e istanze di riforma: le poliziotte prendono la parola
  • 4. La sfida della modernizzazione nei lunghi anni Settanta
    • 1. Le proposte di ampliamento del Corpo (1967-1969)
    • 2. Potenziare e razionalizzare la polizia femminile: il caso della Questura di Roma
    • 3. La riorganizzazione delle attività tra vecchie e nuove piaghe sociali
    • 4. L’immagine ufficiale della poliziotta italiana tra contesto nazionale e dimensione internazionale
    • 5. Le proposte di revisione della legge Dal Canton: il contrasto alla supremazia maschile
    • 6. Le poliziotte di fronte alla riforma della polizia
  • 5. Le rappresentazioni della polizia femminile tra anni Sessanta e Settanta
    • 1. Il Corpo nella carta stampata degli anni Sessanta
    • 2. Tra nuovi immaginari e nuove istanze
    • 3. La poliziotta tra fotoromanzi, televisione, cinema e fumetti erotici
  • Indice dei nomi

In copertina: Festa della polizia, Roma 1974 ©poliziamoderna.

Liliosa Azara

Liliosa Azara insegna Storia delle donne all’Università Roma Tre. È autrice di L’uso “politico” del corpo femminile. La legge Merlin tra nostalgia, moralismo ed emancipazione (Carocci 2017); I sensi e il pudore. L’Italia e la rivoluzione dei costumi (1958-68) (Donzelli 2018). È curatrice del volume La donna delinquente e la prostituta. L’eredità di Lombroso nella cultura e nella società italiane (Viella 2019).

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