Le “concordanze delle storie”

Il modello degli antichi dall’Umanesimo all’Illuminismo

Paolo Cherchi
Collana: I libri di Viella, 445
Pubblicazione: Febbraio 2023
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Edizione cartacea
pp. 252, 15x21 cm, bross.
ISBN: 9791254693131
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ISBN: 9791254692622
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“Concordare le storie” come fece Petrarca significava porre in primo piano la continuità dell’humanitas e rivivere sincronicamente l’antico. Fu un’operazione epocale da cui scaturì non solo un nuovo modo di intendere l’antichità ma anche una pletora di generi letterari nuovi che rimasero vitali per vari secoli. Nacque una nuova scuola che stabilì il canone degli autori classici da imitare, fissando così dei paradigmi sul modo di conoscere il passato.

Lentamente, però, questi paradigmi mutarono e la loro evoluzione segnò il passaggio dalla civiltà umanistica a quella razionalista del Settecento. La trasformazione fu promossa da alcune tendenze, note e meno note, che temperavano l’esaltazione degli antichi e proclamavano la superiorità dei moderni.

L’entusiasmo per le concordanze delle storie, dopo avere a lungo trionfato, attraversò uno stadio di vischiosità in cui antico e moderno convivevano ma mostravano la tendenza a separarsi, e infine scomparve quando si impose la nozione che il mondo antico era veramente altro da quello moderno.

  • Introduzione
  • 1. Petrarca, Valerio Massimo e le “concordanze delle storie”
  • 2. Appunti su strumenti di acculturazione e tecniche di immersione nel mondo antico
  • 3. Il canzoniere centonico di Ganimede Panfilo
  • 4. Il canone degli autori latini e Iacopo Facciolati
  • 5. Le «spoglie d’Egitto»: il canone dei classici nella Ratio studiorum
  • 6. Secondo Lancellotti: gli errori degli antichi e le discordanze delle storie
  • 7. Collezionismo, medaglioni di letterati e la repubblica letteraria
  • 8. La debole querelle italiana
  • 9. In viaggio con le sibille
  • Nota ai testi
  • Indice dei nomi

In copertina: Roberto Bompiani, Festa romana (fine XIX sec.), Los Angeles, J. Paul Getty Museum (Digital image courtesy of Getty’s Open Content Program).

Paolo Cherchi

Paolo Cherchi è “professor emeritus” della University of Chicago, dove ha insegnato letteratura italiana e spagnola e dal 1965 al 2003, anno in cui è stato chiamato dall’Università di Ferrara come Ordinario di letteratura italiana, e da dove è andato in congedo nel 2009. Si è laureato a Cagliari in filologia romanza (1962), ha conseguito un PhD all’University of California, Berkeley (1966). Ha numerose pubblicazioni sulla letteratura medievale e rinascimentale.

Paolo Cherchi is a Professor Emeritus of the University of Chicago, where he taught Italian and Spanish literature from 1965 to 2003. He also taught Italian Literature at the University of Ferrara from 2003 to 2009. He has a degree in Romance Philology from the University of Cagliari (1962) and a PhD from the University of California, Berkeley (1966). He has published widely on Medieval and Renaissance literature.

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