La festa di Napoleone

Sovranità, legittimità e sacralità nell’Europa napoleonica, 1799-1815

Marco Emanuele Omes
Collana: I libri di Viella, 459
Pubblicazione: Luglio 2023
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pp. 380+16 ill. col., 15x21 cm, bross.
ISBN: 9791254693247
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ISBN: 9791254692936
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Tra il 1799 e il 1815 le feste napoleoniche punteggiarono il continente europeo, sancendo l’egemonia francese per mezzo di cerimonie e svaghi. Cruciali nel rafforzare l’ascesa di Bonaparte e nel veicolare il suo mito ben oltre i confini della Francia, queste celebrazioni hanno a lungo scontato una contraddizione: pur contribuendo ad ancorare i fasti di Napoleone nell’immaginario collettivo fino ad oggi, esse hanno suscitato un interesse moderato nella storiografia.

Ripercorrendo la loro genesi e trasformazione con un approccio comparativo su scala europea, il volume ne esamina le caratteristiche, gli attori e le finalità, e mette in luce l’audace rielaborazione di riti e simboli di antico regime e del decennio rivoluzionario. Ad emergere è un modello di festa originale, coerente nel quadro europeo ma pragmaticamente adattabile a seconda dei contesti geografici, delle contingenze politiche e delle istituzioni coinvolte, come la chiesa, l’esercito e la massoneria.

  • Prefazione di Stefano Levati
  • Introduzione
  • 1. Affollare le piazze, far smuovere i cuori: le feste napoleoniche tra svago e pedagogia
    • 1. Un linguaggio universale: svaghi e divertimenti
    • 2. Napoleone evergete: le pratiche di munificenza
    • 3. Sposi nel segno di Napoleone
    • 4. Spazi di sociabilità elitaria: banchetti e serate danzanti
    • 5. La festa sulla scena: meta-narrazioni e pedagogia teatrale
    • 6. Perfezionare la società: le esposizioni tecnico-industriali
  • 2. Una prova di lealtà: le finalità delle feste ed il ruolo dei funzionari
    • 1. Festività civiche e finanze locali
    • 2. Allestire e sorvegliare: i compiti dei funzionari napoleonici
    • 3. Esibire l’ordine: rituali e protocollo
    • 4. Sovrintendere all’esprit public
    • 5. Creare una comunità emozionale
    • 6. Modelli di lealtà
  • 3. I mille volti di Napoleone
    • 1. «Son image est ici; son génie est partout»: la “presenza” di Napoleone
    • 2. «Napoléon, ta fête est celle de la France»: i meccanismi di rappresentanza e incarnazione
    • 3. Eroismo e mitologia tra Consolato ed Impero
    • 4. Riscrivere la Storia, sublimare l’ordinario
    • 5. Il ripristino della dignità sovrana
    • 6. Dal carisma alla sacralità napoleonica
  • 4. La sacralizzazione del potere imperiale. Fondamenti, sviluppo e dialogo con le chiese locali
    • 1. Gli interventi legislativi
    • 2. I densi spazi del sacro: il potere imperiale alla prova di culti e liturgie locali
    • 3. Il clero, agente di mediazione fra sacro e politica
  • 5. Riti e parole al servizio della sacralizzazione politica
    • 1. Le preghiere per il sovrano
    • 2. I panegirici in onore di Napoleone
    • 3. Il culto di San Napoleone, un fragile ponte fra sacro e politico?
  • 6. Riflessi di gloria: le celebrazioni militari napoleoniche
    • 1. Un terreno di mediazione fra Bonaparte e l’esercito
    • 2. Il protagonismo militare sulla scena pubblica rituale
    • 3. L’esperienza della gloria: i soldati e le feste napoleoniche
  • 7. Il demiurgo dalle mille virtù: riti ed encomiastica massonica
    • 1. La massoneria napoleonica nel continente europeo
    • 2. Il culto napoleonico nell’esperienza massonica
    • 3. La politicizzazione dell’universo latomico
  • Epilogo. L’ultima festa dell’imperatore
  • Fonti e bibliografia
  • Indice dei nomi

In copertina: Anonimo, Fête du 14 Juillet an IX (dettaglio), à Paris, chez Martinet, s.d. (1801 ca.). BNF, Collection Michel Hennin, n. 12736.

Marco Emanuele Omes

Marco Emanuele Omes, dottore di ricerca in Storia moderna e contemporanea presso la Scuola Normale Superiore di Pisa e Sorbonne Université, è stato assegnista di ricerca presso l’Università degli Studi di Milano ed è attualmente post-doctoral researcher presso la National University of Ireland (Galway). È inoltre membro del comitato di redazione della rivista «Società e Storia» e del Centro Interuniversitario per lo studio dell’età rivoluzionaria e napoleonica in Italia.

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