Nella storiografia italiana dell’Italia unita sono molti gli autori che hanno lasciato notevoli riflessioni memorialistiche e autobiografiche. La Giunta centrale per gli studi storici intende aprire un cantiere su questo problema, pubblicando una serie di volumi, ciascuno incentrato su uno storico italiano attivo dopo il 1861 e autore, in vari modi, di riflessioni autobiografiche. In primo luogo testi di memorie, narrazioni, ricostruzioni e ricordi ma anche documenti di varia origine e con varia destinazione, nei quali le storiche e gli storici hanno parlato di sé e della propria collocazione nelle vicende del loro tempo, compresi quelli affidati all’oralità e disponibili in registrazioni audiovisive.
Delio Cantimori (Russi 1904 - Firenze 1966) è stato uno storico italiano. Ha insegnato alla Scuola Normale Superiore, all’Università di Pisa, in cui si era formato, e in quella di Firenze. Tra le sue opere, oltre a libri fondamentali come Eretici italiani del Cinquecento. Ricerche storiche (1939) e Utopisti e riformatori italiani, 1794-1847. Ricerche storiche (1943), si ricordano diverse raccolte di contributi, tra cui Studi di storia (1959); Storici e storia (1971); Umanesimo e religione nel Rinascimento (1975); Politica e storia contemporanea. Scritti 1927-1942 (1991).
In copertina: parole da una lettera di Gaetano De Sanctis a Karl Julius Beloch, Roma, 5 luglio 1889. Istituto italiano per la storia antica, Fondo Gaetano De Sanctis.
Idea grafica: Ariane Zuppante