La pastasciutta dei Cervi

Fame, dono e sfida antifascista in una festa del luglio 1943

Marco Cerri
Presentazione di Mirco Zanoni / Premessa di Alberto Grandi
Collana: Fuori collana
Pubblicazione: Luglio 2023
Wishlist Wishlist Wishlist
Scheda in PDF Scheda in PDF Scheda in PDF
Edizione cartacea
pp. 188, 15x21 cm, bross.
ISBN: 9791254693827
€ 18,00 -5% € 17,10
Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello € 17,10
Edizione digitale
PDF con Adobe DRM
ISBN: 9791254692851
€ 10,99
Acquista Acquista Acquista
ePUB con Adobe DRM
ISBN: 9791254694152
€ 10,99
Acquista Acquista Acquista

All’indomani del 25 luglio 1943, la destituzione di Mussolini venne salutata con forme di distruzione simbolica del regime fascista (abbattimento di busti e statue del duce, cancellazione delle scritte murali, saccheggi delle sedi fasciste, falò purificatori, ecc.). I sette fratelli Cervi, insieme agli antifascisti del loro paese, portarono invece in piazza due bidoni del latte, ricolmi di pastasciutta; proposero, cioè, un banchetto collettivo all’interno del quale, senza distinzioni e gerarchie, una comunità avrebbe ritrovato un nuovo senso della propria identità. Alla fine degli anni Ottanta, si ebbe la felice intuizione di riproporre l’antico gesto dei sette fratelli; nel corso degli anni, la festa della pastasciutta antifascista si è diffusa in tutta Italia, fino a diventare una delle manifestazioni più importanti e conosciute dell’antifascismo italiano.

  • Presentazione di Mirco Zanoni
  • Premessa di Alberto Grandi
  • Introduzione
  • 1. La storia dei Cervi e la pastasciutta
    • 1. Premessa
    • 2. Il martirologio dei Cervi
    • 3. Una nuova narrazione
    • 4. La pastasciutta dei Cervi
  • 2. 27 luglio 1943: la pastasciutta in piazza
    • 1. Controversie su una data
    • 2. Decisione, organizzazione e produzione della pasta
    • 3. Dalla latteria di Caprara alla piazza di Campegine
    • 4. Sul numero dei partecipanti alla festa
    • 5. Sull’investimento economico per la pastasciutta
    • 6. Qualità e tipologia della pastasciutta di Campegine
  • 3. Come un carnevale
    • 1. Premessa
    • 2. Scamiciati, ubriachi e pazzi
    • 3. Socialità e derisione
    • 4. Teatralizzazioni carnevalesche
    • 5. Bevute a garganella
    • 6. Il carnevale dei Cervi
    • 7. Antifascismo e saccheggi popolari
    • 8. Spreco carnevalesco e forme redistributive
    • 9. La distribuzione della pastasciutta
  • 4. La fame inesauribile
    • 1. Ideologia e cultura fascista dell’alimentazione
    • 2. La cucina del poco e del senza
    • 3. La fame e il suo sentimento
    • 4. Astenia e dimagrimento progressivo
    • 5. Pane e conflitto
  • 5. Le sfide dei Cervi
    • 1. La politica degli ammassi e la borsanera
    • 2. Repressione e impotenza del regime
    • 3. Borsanera e potlach dei Cervi
    • 4. La piazza in festa
    • 5. Tra catarsi e stasi aggregativa
    • 6. La prefigurazione utopica di un nuovo mondo
    • 7. Gli abbracci del 25 luglio
    • 8. Guerra e deperimento della cultura del pasto comune
    • 9. La condivisione della parola
  • 6. Il dono dei Cervi
    • 1. Verticalità del dono
    • 2. Forme orizzontali di prodigalità e motivazioni del dono
    • 3. L’idealizzazione fascista della mezzadria
    • 4. La (relativa) agiatezza dei Cervi
    • 5. Originalità e riscatto sociale dei Cervi
    • 6. Sull’inaffidabilità anarchica dei Cervi
    • 7. Gli arrestati del 25 luglio
  • 7. La pastasciutta tra immaginario e consuetudini culinarie
    • 1. Elementi storici
    • 2. La pastasciutta dei napoletani
    • 3. I futuristi contro la pastasciutta
    • 4. Mitologie della cucina emiliana
    • 5. La dieta contadina padana
    • 6. Gastronomia festiva nel Reggiano
    • 7. Del burro e del formaggio
    • 8. La dieta dei Cervi
    • 9. La sfoglia e la zuppa
    • 10. Successo e declino della pastasciutta
  • 8. Il fuoco di una tradizione
    • 1. La pastasciutta e la crisi dell’antifascismo
    • 2. L’idea della festa della pastasciutta e l’inizio della sua storia
    • 3. Il consolidamento della festa e la rete delle pastasciutte antifasciste
    • 4. Promotori, luoghi e date della festa
    • 5. Lo spettacolo della festa
    • 6. Tra fedeltà filologica e innovazione
    • 7. Il successo simbolico della pastasciutta antifascista
    • 8. La ridefinizione dei contenuti della festa
    • 9. Un antifascismo da mangiare
    • 10. Conclusioni
  • Interviste e sitografia
  • Indice dei nomi

In copertina: Bidone per la raccolta e il trasporto del latte (anni Trenta). Gattatico (RE), Museo di Casa Cervi. Fotografia di John Freeman.

Marco Cerri

Marco Cerri, di formazione sociologica, da tempo si occupa di storia della Resistenza italiana. Si è già interessato alla vicenda della famiglia e dei fratelli Cervi in una ricerca sulla costruzione del loro mito nell’Italia repubblicana (Papà Cervi e i suoi sette figli. Parole della storia e figure del mito, Rubbettino, 2013).

Forse ti interessa anche
  • Maria Cervi, memoria pubblica della famiglia
    Laura Artioli
    2020, pp. 204
    € 23,00 -5% € 21,85
  • Memorie 1862-1932
    Pietro Farini
    a cura di Angelo Bitti e Luciano Casali
    2022, pp. 300
    € 29,00 -5% € 27,55
  • I contadini italiani dalla grande trasformazione a oggi
    a cura di Giacomina Nenci e Gabriella Gotti
    2022, pp. 320
    € 29,00 -5% € 27,55
  • Sessant’anni di trasformazioni da Emilio Sereni a oggi (1961-2021)
    a cura di Carlo Tosco e Gabriella Bonini
    2023, pp. 724
    € 38,00 -5% € 36,10