Questo volume ripercorre le fasi cruciali dell’ingresso della Sicilia nell’Italia unita, nei due anni e più che vanno dallo sbarco dei Mille a Marsala allo scontro sull’Aspromonte.
Adottando l’angolo visuale delle politiche di controllo del territorio, grazie a un’ampia ricerca archivistica e alle suggestioni degli studi più recenti sulla polizia, si pone l’accento sulla questione dell’ordine pubblico sull’isola, dalla dittatura garibaldina alle luogotenenze sabaude, e sulla serie di riforme introdotte progressivamente dopo l’unificazione per limitare il peso dell’elemento democratico all’interno delle istituzioni e nella società, all’insegna del principio di assicurare l’«ordine nella libertà».
In queste pagine si alternano e si saldano mutamenti istituzionali e amministrativi e prassi poliziesche, a loro volta intrecciate con fenomeni eversivi e criminali, in una originale rilettura di un’epoca che visse intensamente il nesso tra politica e sicurezza pubblica, fra ordine e rivoluzione.
- Abbreviazioni
- Introduzione
- 1. Le camicie rosse tra rivoluzione e conservazione
- 1. Il segretario di Stato all’opera
- 2. La nazione armata in Sicilia
- 3. Militia id est malitia
- 4. Prima dell’Unità, renitenza alla leva e diserzioni
- 2. Il popolo in armi: le squadre siciliane
- 1. A Palermo!
- 2. Squadra scaccia squadra
- 3. Garibaldi e il brigante
- 4. Lo scioglimento delle squadre
- 3. Controllare il territorio, disciplinare la società: la guardia nazionale nel 1860
- 1. Dal Piemonte alla Sicilia
- 2. La svolta del 1860
- 3. In azione, tra città e campagna
- 4. I garibaldini nell’isola
- 5. Medici alla volta di Messina
- 4. Riformare la polizia, organizzare lo Stato
- 1. La questura si schiera?
- 2. La polizia a Palermo nell’estate del 1860
- 3. L’epurazione e la riforma della pubblica sicurezza
- 4. Tra norma e prassi
- 5. La polizia politica
- 5. L’invenzione della prodittatura
- 1. «Entrando in Palermo». Depretis e il governo della Sicilia
- 2. Il prodittatore all’opera
- 3. Tra autonomia e rivoluzione: il dibattito sull’annessione
- 4. Un uomo solo al comando, o forse no: il dualismo Crispi-Depretis
- 6. Controllo del territorio e repressione
- 1. L’altra Bronte: Montemaggiore nell’agosto del 1860
- 2. Controllare la campagna, i militi a cavallo
- 3. Nascita, sviluppo e organizzazione del corpo
- 4. I militi a cavallo in azione
- 7. La seconda prodittatura e i carabinieri di Sicilia
- 1. Farini, Depretis e il contingente fantasma
- 2. I carabinieri siciliani
- 3. Un corpo politico-militare
- 4. Per le strade di Palermo
- 8. Dopo il plebiscito
- 1. Il “ritorno” del re: Vittorio Emanuele II a Palermo
- 2. Le forze dell’ordine siciliane al momento dell’unificazione
- 3. Cronaca di un suicidio politico annunciato
- 4. E i carabinieri siciliani?
- 9. Nel Regno d’Italia, la sicurezza pubblica durante le luogotenenze
- 1. Il come e il perché di una riforma
- 2. La guardia nazionale alla prova dell’Unità
- 3. La «sicurezza pubblica sen va»?
- 4. Crimini, criminalità e politica
- 10. In città e in provincia
- 1. Vendetta, terrorismo, o affare di maffia?
- 2. Il governo dei militari
- 3. Dopo l’Unità, renitenza alla leva e diserzioni
- 4. Verso un nuovo paradigma poliziesco
- Conclusioni. Aspromonte e ritorno
- Appendice
- Indice dei nomi
In copertina: Modelli delle divise di fanteria, artiglieria, genio e cavalleria approvati dal dittatore, 17 giugno 1860 (particolare). MRM, Carte Guastalla, cart. 2. © Comune di Milano – all rights reserved, Museo del Risorgimento, Milano.
Emilio Scaramuzza è dottore di ricerca in Storia (Aix-Marseille Université e Università degli Studi di Milano). Dal 2018 al 2021 è stato ricercatore post-doc presso l’Università della Svizzera italiana. Attualmente collabora con la Statale e con l’Università Bocconi. Si occupa di storia dell’Ottocento e in particolare di polizia e volontarismo garibaldino nel Risorgimento.