Il presente volume intende riconsiderare una questione controversa nel panorama ormai vasto degli studi gramsciani: l’attitudine di Gramsci nei riguardi dello statuto del mondo naturale e dei saperi che lo concernono.
A tal fine, si adotta un approccio filologico, storico-critico e diacronico, valorizzando le acquisizioni dell’Edizione nazionale degli scritti gramsciani e impiegando competenze trasversali che vanno dalla storia della filosofia a quella della scienza, dall’epistemologia all’economia politica. In questo modo, l’autore restituisce il profilo di un Gramsci capace di tenersi distante, pur non senza oscillazioni e ambiguità, così dal realismo nelle sue diverse forme come dalla riduzione idealistica della natura a negatività o apparenza, nonché di cogliere nel rapporto con la sfera del senso comune il carattere pratico, e quindi politico, di ogni forma di conoscenza, compresa quella scientifica.
- Abbreviazioni
- Introduzione. Scienza e natura secondo Gramsci: una riconsiderazione
- 1. La societas rerum come problema
- 2. Scienza e natura negli studi gramsciani
- 3. Una proposta interpretativa
- 4. Corollari e implicazioni
- 1. Sulla dialettica come “teoria della conoscenza”
- 1. Un «tema centrale» del marxismo teorico
- 2. La «quistione della “obbiettività” della conoscenza»
- 3. I dilemmi della dialettica
- 4. Dalla “teoria della conoscenza” ai “rapporti di conoscenza”
- 5. Filosofia speculativa e filosofia della praxis
- 6. Conclusioni su dialettica e logica formale
- 2. Sulla scienza come “rapporto di conoscenza”
- 1. Marxismo e scienza: il dilemma dell’autonomia
- 2. La ricchezza ambivalente del senso comune e il significato epocale dello sperimentalismo
- 3. Le sfide della “nuova fisica” e l’intersoggettività della scienza
- 4. Intermezzo: la filosofia della praxis e l’enigma delle scienze naturali
- 5. Oscillazioni: la scienza, il suo “ambiente”, il suo nesso con la società
- 6. Ripartenze e prospettive: la (ri)scoperta del rapporto scienza/senso comune
- Conclusioni. Praxis o pragmatismo?
- Indice dei nomi
In copertina: Salvador Dalí, La disintegrazione della persistenza della memoria (1952-54). The Dalí Museum, St. Petersburg, FL (USA).
Giuliano Guzzone è assegnista presso l’École normale supérieure de Lyon, nonché cultore della materia presso l’Università di Pavia. I suoi interessi di ricerca spaziano dalla storia della filosofia in senso stretto alla storia degli intellettuali e delle culture economiche e politiche. Collabora con le Edizioni nazionali degli scritti di Luigi Einaudi e Antonio Gramsci. Ha pubblicato monografie su Antonio Gramsci, Claudio Napoleoni e Franco Momigliano.