GENERARE, PARTORIRE, NASCERE. Una storia dall’antichità alla provetta

Seminario del Corso POLFeDM dell’Università degli Studi di Salerno, in occasione della Giornata Internazionale dell’Ostetrica

Per la prima volta in Italia, Nadia Maria Filippini ricostruisce la Storia del parto e della nascita in Occidente dal mondo antico ai nostri giorni, analizzandone gli snodi e i cambiamenti più significativi. Un percorso appassionante che ripercorre una storia tutt’altro che lineare, densa di trasformazioni, di confronti, scontri, conflitti. Si discuterà della maternità, oggi, osservata attraverso vari aspetti: come fatto sociale e come manifestazione di linguaggi molteplici che hanno regolato e creato comportamenti individuali e familiari, ruoli e identità di genere; come espressione dell’immaginario comune e come esperienza in trasformazione. Un’esperienza densa di forti implicazioni soggettive. Un momento decisivo, in positivo o in negativo, di memorie, racconti, scritture femminili.

Gravidanza-parto e nascita risultano decisivi nel condizionare pratiche e principi deontologici. La loro storia implica molteplici punti di vista culturali, sociali, religiosi, da cui discendono rituali e pratiche terapeutiche, norme religiose e civili, forme di potere e disciplinamento del corpo femminile.La scena del parto, con le sue trasformazioni nel lungo periodo consente di cogliere alcuni dei più significativi ambiti storici di costruzione della maternità, che si situano tra corpo e mente, «natura» e «cultura», individui, famiglie, società e istituzioni nonché tra scienza medica, diritto, media, teoria politica, narrazione di sé.

Il dibattito sulle trasformazioni di lungo periodo delle tecniche di fecondazione «artificiale», evidenziano l’intrecciarsi continuo, attorno alla maternità, di «natura» e «artificio», riportando al centro del discorso desideri e poteri, limiti dei corpi e possibilità di esperienze materne. Nelle giovani donne oggi la maternità e il rifiuto della maternità sono parte di un campo di tensione dove le disponibilità economiche e lavorative complicano i desideri e la percezione di sé e del proprio corpo. D’altra parte, inedite forme di genitorialità aprono scenari in cui i ruoli materni e paterni si vanno scomponendo e intrecciando in nuovi modi: nelle nuove famiglie allargate e ricostituite, e in quelle “Arcobaleno”, non più ancorate alla eterosessualità, spesso legate alla disponibilità di maternità surrogata.

Discuteranno con l'autrice

Dott.ssa Gaetana Falcone, Assessora alle Pari Opportunità del Comune di Salerno;
Prof. Maurizio Guida, Presidente Corso di Laurea in Ostetricia - Dipartimento di Medicina “Scuola Medica Salernitana”;
Dott. Francesco Marino, Ginecologo, Azienda Ospedaliera Ruggi D’Aragona;
Dott.ssa Gabriella De Silvio, Ginecologa, Presidente del CUG della Asl Salerno;
Dott.ssa Carmela Muccione, Presidente del Collegio delle Ostetriche della Provincia di Salerno;
Dott.ssa Rosa Oro, Direttrice AFP del Corso di Laurea in Ostetricia - Dipartimento di Medicina “Scuola Medica Salernitana;
Prof.ssa Daniela Vellutino, Docente di Comunicazione Pubblica e Linguaggi istituzionali UniSa;
Dott.ssa Giuseppina La Delfa, Fondatrice di “Famiglie Arcobaleno”.

Coordina e introduce:

Prof.ssa Maria Rosaria Pelizzari, Docente di Storia delle Donne e studi di Genere – Dipartimento di Studi Umanistici UniSa, Direttrice OGEPO

Sarà presente l'autrice


Salerno - 5 Maggio ore 14:45
Palazzo di Città, Sala del Gonfalone
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