Working closely with academics worldwide, in hopes of facilitating cultural exchange and widening the
circulation of historical and other humanistic research, Viella will now offer in English both original works and
translations of existing studies.
Marcello Meli, Elementi giullareschi nella poesia scandinava medievale (p. 9-25).
Maria Luisa Meneghetti, Donati, comprati, rubati. Appunti sul passaggio di testi da poeti a giullari (con un’ipotesi su un caso di doppia attribuzione) (p. 27-39).
Silvia De Laude, Il “monologo drammatico”. Sul repertorio dei giullari nel Medioevo (p. 41-54).
Anatole Pierre Fuksas, Sages es que parle sagement: il re e il giullare nella trufle del ms. Harley 2253 (p. 55-71).
Alessandro Gnocchi, “Quel bastardo del Dio d’amor”. Il diario del buffone Giovannaccio (1591) (p. 73-104).
Dan Octavian Cepraga, Variatio dei generi e retorica giullaresca: sulla performance di un canto narrativo tradizionale romeno (p. 105-132).
Cecilia Bello, “La lingua lercia del giullare”: Istoriette di Antonio Maria Pinto (p. 133-141).
Roberta Capelli, Il teatro di Claude Alranq: la memoria delle parole e il linguaggio del gesto (p. 143-160).
Giuseppe Noto, Riflessione di un ’Cacadubbi chiosatore’. In margine a “Mistero buffo” di Dario Fo (p. 161-168).
Pier Giorgio Nosari, A volte ritornano. Maschere e figure animate nello spettacolo contemporaneo (p. 169-198).
Stefano Balassone, Giullare e antigiullare (p. 199-202).
Miscellanea
Giorgio Monari, La musica del medioevo nei secoli XIX e XX (p. 203-212).
Giorgia Bottani, Tracce di antichi riti venatori nei romanzi di Tristano (p. 213-226).
A proposito
Alvaro Barbieri, AA.VV. Medioevo romanzo e orientale. Il viaggio dei testi. II Colloquio Internazionale, Venezia, 10-13 ottobre 1996 (p. 229-234).