La letteratura europea, ieri, oggi, domani
Roberto Antonelli
La letteratura europea, ieri, oggi, domani
L’Autore esamina le due concezioni più comunemente usate
di “letteratura europea”, dichiarando come preferibile quella basata
sulla “lunga durata”, da Omero ai nostri giorni. Ritiene necessario
procedere ad un insegnamento della letteratura europea nei paesi
della Unione europea ed espone i risultati di una ricerca sugli autori
ritenuti canonici nei vari paesi europei.
The author analyzes the two most widely spread interpretations
of “European literature” and chooses the “long durée” one, including
texts between Homer and contemporary times. He recommends the
teaching of such a tradition in the European Union countries and
gives the results of a research project on the authors considered part
of the “canon” in the various European countries.
Quanto vale e quanto dura il canone?
Cesare Segre
Quanto vale e quanto dura il canone?
In un certo senso la storia della letteratura è la storia dei canoni
che organizzano le nostre conoscenze sui testi letterari. Naturalmente
i canoni sono ispirati e governati dal gusto dominante, e perciò la
successione dei canoni corrisponde agli sviluppi e ai mutamenti del
gusto. A guardare le cose a distanza, ci si rende conto di rivolgimenti
memorabili che hanno mandato all’aria canoni che parevano assodati.
Ci potrà essere un’accettazione parziale di un canone, e una sua
trasformazione, oppure il suo rovesciamento. L’entrata di uno scrittore
nel canone ha motivi, se non cogenti, almeno solidi, nell’apporto
che quello scrittore, o qualche sua opera, ha dato al successivo
sviluppo della successiva letteratura. Non è solo un problema di
qualità intrinseche: è che i grandi scrittori portano innovazioni nella
sensibilità dei lettori, con mutamenti tematici e formali. Il canone
allinea dunque gli autori o le opere che hanno prodotto una svolta
nell’uso letterario. Ma in futuro si potrà ancora parlare di canone?
Tanto più che un canone di autori e di opere implica la permanenza
dei concetti di autore e di opera, la cui continuità e la cui validità al
di sopra del tempo ispirano molti dubbi.
In a certain sense, the history of literature is the history of the
canons that organize our knowledge of literary texts. Of course
these canons are inspired and governed by the prevalent taste and
therefore the succession of canons corresponds to the changes and
developments of taste. Looking at things from a distance, it becomes
clear that memorable revolutions of taste have overthrown canons
that seemed to have been consolidated. A canon can be partially
accepted, and then transformed or abolished. A writer is accepted
in the canon for solid, if not cogent, reasons connected with the
contribution given by that writer, or by one or more of his works,
to the subsequent development of later literature. It is not merely a
question of intrinsic qualities: it is due to the fact that great writers
create innovation in the sensibility of readers, with consequent
changes in form and theme. The canon, therefore, delineates a
succession of authors and works that have created changes in the
practice of literature. But shall we be able to speak of a canon in the
future? A canon of authors and works implies that our idea of the
author and the literary work must be permanent, but it is doubtful
whether this can remain forever valid in the course of time.
Diversités nationales, identité européenne et enseignement de la littérature à l'heure de la mondialisation
Guy Achard-Bayle
Diversités nationales, identité européenne
et enseignement de la littérature à l’heure de la mondialisation
In questo articolo si propone che, come si fa per le lingue e per il
loro insegnamento, una struttura europea sia il mezzo e lo strumento
per la costruzione, o, più modestamente, per la sensibilizzazione alla
costruzione di un’identità europea. Si invita altresì a scoprire, tra
l’altro, luoghi memoriali europei.
As with languages, I propose that a European framework be the
means and the tool for constructing, or more modestly, for making
people aware of the construction of a European identity. I am also
pleading, among other things, for European images of places (lieux
de mémoire).
Criteri di canonicità dei testi letterari
Marija Virolaijnen
Criteri di “canonicità” dei testi letterari
I fenomeni letterari possono essere considerati canonici se si sono
trasformati in una struttura generativa vicina a quella mitica, che, nel
riprodurre sé stessa, crea un nuovo intreccio o una nuova costruzione,
allo stesso tempo mantenendo e modificando storicamente caratteristiche
generiche. Ciò può essere esemplificato dal personaggio byroniano,
che nella letteratura russa è approdato a Onegin, Pechorin, Stavrogin,
Nicolai Ableuhov (ciascuno di loro “eroe del suo tempo”), o
dall’intreccio e dall’unità compositiva della Divina Commedia mutati
nelle Anime morte di Gogol, nella trilogia lirica di A. Block e nella
letteratura moderna (la novella Cerchi nell‘acqua di V. Nazarov).
Literary phenomena can be considered as canonical if they
have turned into a generative structure close to a mythological one.
While reproducing itself, it creates a new plot or construction both
maintaining and historically modifying generic characteristics. This
may be exemplified by Byronic character succeeded in Russian
literature by Onegin, Pechorin, Stavrogin, Nicolai Ableuhov
(each of them being “the hero of their time”) or by plotline and
composition unity of “Divine Comedy” varied in Gogol’s “Dead
Souls”, A. Block’s lyric trilogy and modern literature (V. Nazarov’s
novel “Rings in the Water”).
Literary History and the European Canon
Andrew Sanders
Literary History and the European Canon
L’articolo si propone di dare una risposta a tre domande sul canone.
Il canone della letteratura europea è stato imposto dall’alto,
da una individuazione e definizione di cultura nazionale da parte del
potere ovvero, addirittura, dagli artisti stessi in cerca del proprio posto
in una tradizione emergente? Oppure è stato creato dagli storici
nell’ambito del processo fondativo di miti e coscienze nazionali? Gli
storici della letteratura hanno stabilito un canone per affrancarsi da
liste esclusivamente nazionali o per riaffermarle? Dopo aver espresso
le sue osservazioni in merito, l’autore ritiene in ultima analisi che
i canoni non dovrebbero essere camicie di forza nazionaliste, ma
contesti, in parte nazionali, in parte creativamente sovranazionali.
This article aims at answering three questions on canon. Was
the canon of European literature imposed from above, either by a
government definition of national culture or, more democratically,
by artists themselves defining their own place in an emerging
tradition ? Was the canon created by historians as part of a process of
creating national myths and a national consciousness? And thirdly
was the canon finally defined by Literary Historians as a means of
separating themselves, and literature from a series of exclusively
national agendas or were they merely reaffirming those agendas?
Having addressed the issues arisen by his questions the author finally
suggests that canons should not be nationalistic straightjackets, but
contexts which on one level are national, but on another creatively
supranational.
El canon del canon : hipótesis de trabajo para una futura Literatura Europea
Vicenç Beltran
El canon del canon: Hipótesis de trabajo
para una futura Literatura Europea
I diversi canoni letterari rispondono a motivazioni proprie del
periodo storico che li ha prodotti. Per l’Europa dei secoli XIX e
XX, il canone viene condizionato o determinato dall’uso didattico e
socio-culturale e si iscrive in un progetto politico ben caratterizzabile:
la diffusione di valori rivolti alla creazione di tipologie sociali
proprie delle nuove nazionalità. L’attuale fase della storia europea
(che vede il superamento, quanto meno parziale, della lotta aperta
delle nazioni per l’egemonia) e la creazione di nuovi strumenti di
legittimazione del potere e di controllo ideologico (specialmente i
‘media’), insieme ad altre condizioni socio-culturali, hanno fatto sì
che il canone non sia più uno strumento così utile per le vecchie
applicazioni e, pertanto, hanno determinato la sua svalutazione, il
declino degli studi letterari nel sistema scolastico e l’indebolimento
dell’impatto sociale della letteratura. Una riflessione su questi aspetti
porta l’autore alla definizione delle caratteristiche di un canone
letterario europeo, più appropriate alle condizioni d’uso del presente
e di un prossimo futuro.
The various literary canons respond to motivations of the
historical period that produced them. For the Europe of the
nineteenth and twentieth centuries, the canon is conditioned or
determined by the didactic and socio-cultural use and it falls within
a well-characterized political project: the spread of values aimed
at the creation of social types typical of the new nationality. The
current phase of European history (which sees the overcoming, at
least in part, of the open struggle of nations for hegemony) and the
creation of new tools of legitimation of power and of ideological
control (especially the media), together with other socio-cultural
conditions, have meant that the canon is no longer a tool so useful
for the old applications and, therefore, they have determined its
devaluation, the decline of literary studies in the educational system
and the enfeeblement of the social impact of literature. A reflection
on these issues leads the author to define the characteristics of a
European literary canon, more appropriate conditions for use of this
and of a near future.
Il canone tra classicità e classicismo
Roberto Nicolai
Il canone tra classicità e classicismo
L’articolo intende mostrare la nascita della moderna idea di canone
letterario e le relazioni tra quest’idea e gli antichi elenchi degli scrittori
migliori. L’accento principale è su David Ruhnken, che nel 1768
(Historia critica oratorum Graecorum) introdusse il termine “canone”
per indicare gli antichi elenchi dei migliori autori greci, e sui problemi
che sorgono dall’idea di un canone fisso, come è quello biblico.
The paper aims at showing the birth of the modern idea of literary
canon and the relations between this idea and the ancient lists of the
best authors. The main focus is on David Ruhnken, who in 1768
(Historia critica oratorum Graecorum) introduced the word “canon”
to mean the ancient lists of the best Greek authors, and on the problems
arising from the idea of a fixed canon, as the biblical canon is.
Riaggiustamento o legittimazione? : canone europeo e letterature minori
Luigi Marinelli
Riaggiustamento o legittimazione?
Canone “europeo” e letterature “minori”
Partendo dall’assunto in base al quale “canone”, “letteratura
europea”, e tanto più concetti ideologicamente e politicamente
marcati come quelli di “letteratura maggiore” o “minore”, sono
categorie storiche e quindi varianti e variabili nello spazio e nel
tempo, l’Autore propone una visione fluida e democratica del rapporto
fra un possibile “canone europeo” e le letterature (come ad
es. quella polacca e in genere quelle dell’Europa centro-orientale)
tradizionalmente rimaste, o piuttosto tenute, al margine di quello.
L’adesione a un’opzione di stampo post-coloniale e neo-storicista
lo porta quindi a far propria l’istanza di un John Guillory sulla maggiore
perspicuità ed equità del termine “legittimazione” (rispetto
a “canonizzazione”) per indicare un processo di costruzione e ricostruzione
storico-interpretativa della tradizione letteraria che, per
quanto concerne l’auspicabile eventualità di un nuovo “canone europeo”,
non può e non deve ormai prescindere da un’ampia apertura
alle sollecitazioni etiche ed estetiche, alle opere e ai grandi autori
provenienti dall’”Altra Europa”.
The Author’s case is that “Canon” and “European literature”—
though even more so other ideologically and politically marked
concepts such as “major” or “minor literature” – are historical
categories subject to change according to time and place. He
therefore proposes a fluid and democratic interpretation of the
relationship between a prospective “European Canon” and
the literatures which have remained (or better have been kept)
on that Canon’s margins, like Polish literature and Eastern-
Central European literatures more in general. Following postcolonial
and neo-historicist stands, the Author subscribes to John
Guillory’s ideas on the greater perspicuity and equity of the term
“legitimation” (vs. “canonization”) in order to express a process
of historical-interpretative construction and re-construction of the
literary tradition. This process, aiming towards the creation of a
new “European Canon”, cannot and must not disregard a broad
receptiveness to the ethical and esthetical stimuli of “the Other
Europe”, its literary production and great authors.
Il canone dopo il femminismo : un dialogo tra due donne
Maria Serena Sapegno, Alessia Ronchetti
Il canone dopo il femminismo: un dialogo tra due donne
In forma di dialogo Maria Serena Sapegno e Alessia Ronchetti
discutono come, costruendo nuovi modelli di soggettività e attraverso
la riscoperta del valore etico e politico dello scambio narrativo, la
teoria e la politica femminista hanno ridefinito i termini del dibattito
sulla formazione e la funzione dei canoni letterari, e continuano ad
offrire consigli pratici per il futuro.
In the form of a dialogue, Maria Serena Sapegno and Alessia
Ronchetti discuss how, by constructing new models of subjectivity
and through the rediscovery of the ethical and political value of
narrative exchange, feminist theory and politics have redefined the
terms of the debate on the formation and functioning of literary
canons, and continue to offer practical advice for the future.
Canone e prassi : tre storie della letteratura mondiale pubblicate in Ungheria
József Pál
Canone e prassi: tre storie della letteratura mondiale
pubblicate in Ungheria
La ricerca sulla formazione del canone basata sullo studio comparativo
e storico delle differenti letterature solleva alcuni problemi
fondamentali di teoria letteraria. Esiste una letteratura europea o
mondiale “al di sopra” delle letterature nazionali, e se sì, come? O le
letterature devono essere considerate come una collezione di opere
che esistono l’una accanto all’altra in lingue differenti?
The research on the formation of the canon based on the
comparative and historical study of the different literatures raises
some fundamental problems of the literary theory. Does the European
or World Literature “above” the national literatures exist, and if yes,
how? Or must literatures be considered as the collection of works
existing next to each other in different languages?
Quando la Russia parla europeo
Rita Giuliani
Quando la Russia parla europeo
Il saggio affronta i risultati del questionario sul Canone europeo
riguardo all’incidenza delle opere e degli autori russi. Analizza le risposte
offerte da corrispondenti occidentali e russi. Il risultato sottolinea una presenza letteraria russa molto più forte di quanto supposto da
H. Bloom nel suo The Western Canon. Di conseguenza la letteratura
russa sembra essere un punto di riferimento necessario per gli odierni
lettori colti occidentali. La memoria culturale russa, inoltre, mostra
un profondo legame con gli scrittori occidentali che hanno dato un
significativo contributo allo sviluppo delle moderne lettere russe.
The essay addresses the results of the questionnaire on the
European Canon related to the incidence of Russian authors and
works therein. It analyzes the answers given by Western and Russian
correspondents. The outcome underscores a much stronger Russian
literary presence than supposed by H. Bloom in his The Western Canon.
Therefore Russian literature appears to be a necessary reference
point for today’s learned Western readers. Likewise, Russian cultural
memory shows a deep tie with Western writers, who contributed
significantly to the development of Russian modern letters.
Polish Mirror of Literary Fame
Miroslawa Hanusiewicz-Lavallee
Polish Mirror of Literary Fame
Il saggio presenta la prospettiva polacca nella discussione sulla
necessità e il contenuto del canone europeo di capolavori letterari.
Nella prima parte dell’articolo l’A. sottolinea l’ assenza della letteratura
polacca nel canone europeo e pone domande generali sulle ragioni
per includere la letteratura di un determinato paese nel canone.
Sembrano decisivi criteri politici ed economici. Da una prospettiva
polacca, l’assenza della propria letteratura nel canone europeo è molto
preoccupante, almeno quanto il fatto che il concetto polacco di questo
canone ripete passivamente la stessa gerarchia letteraria e identifica
la letteratura moderna occidentale con il canone europeo esistente,
dimenticando l’esperienza storica e culturale dell’Europa orientale e
centrale. Aprire un canone polacco di letteratura europea è il primo
passo necessario per aprire il canone europeo alla letteratura polacca.
The essay presents Polish perspective in the discussion about
the need and content of the European canon of literary masterpieces.
In the first part of the paper the author states the actual absence of
Polish literature in the European canon and asks general questions
concerning the reasons for including the literature of a given nation
into the canon. Political and economic criteria seem decisive. From
a Polish perspective, one must say that the absence of the rich,
inspiring and almost thousand year tradition of Polish literature in
the European canon is at least as much distressing as the fact that
Polish concept of this canon, reflected in schools and academic
curricula, repeats passively the same literary hierarchy and identifies
modern and Western literature as the existing European canon,
neglecting historical and culture experience of Eastern and Central
Europe. Opening a Polish canon of European literature is the first and
necessary step to opening the European canon to Polish literature.
Il canone italiano (ed europeo) in Polonia
Monika Wozniak
Il canone italiano (ed europeo) in Polonia
Anche se il termine “canone letterario” è largamente usato e
riconosciuto, la sua definizione rimane abbastanza vaga. La prima
parte di questo articolo si concentra sui problemi che sorgono
dall’interferenza fra il cosiddetto canone degli esperti, il canone
scolastico e il canone dei lettori; la seconda, invece, si occupa della
questione del canone storico e contemporaneo all’interno di quello
degli esperti. Per illustrare la necessità di affrontare il problema in
due modi differenti, diacronico e sincronico, si analizza la ricezione
della letteratura italiana in Polonia nel corso dei secoli.
Although the term of “literary canon” is widely used and
recognized, its definition remains rather vague. The first part of this
paper focuses on problems arising from interferences between the
so-called canon of experts, school canon and canon of readers; while
the second part deals with the question of historical and contemporary
canon within the canon of experts. In order to illustrate the necessity
of approaching the problem in two different ways: diachronic and
synchronic, the reception of Italian literature in Poland through the
centuries is discussed.
Canone e anticanone nella letteratura itliana del Novecento
Francesca Bernardini Napoletano
Canone e anticanone nella letteratura italiana del Novecento
La letteratura novecentesca si inaugura all’insegna della crisi e
della contestazione nei confronti del canone, che viene sottoposto a
revisione, in rapporto alla tradizione del moderno, dagli autori sperimentali,
o del tutto rifiutato mediante l’elaborazione di un anticanone o nuovo canone (avanguardie storiche e neoavanguardia). La
“letteratura della crisi” si caratterizza per alcuni elementi innovativi,
che resteranno validi anche per la letteratura del secondo Novecento:
ricerca sperimentale, in particolare nel linguaggio e nelle strutture
poetiche e narrative; allargamento della prospettiva, in una dimensione
sovranazionale e cosmopolita; unità delle arti e fusione dei codici
espressivi; superamento della distinzione tra i generi letterari; dimensione
metaletteraria. Nei diversi periodi storici, che nel secondo Novecento
tendono ad abbreviare sempre più sensibilmente i propri termini
cronologici, si assiste alla formulazione di modelli tendenzialmente
canonizzati (parole in libertà, frammento, prosa d’arte, poesia
pura, o oggettiva, o informale, ecc.; romanzo “moderno”, analitico, o
neorealista, o realista “socialista”, o industriale, ecc.), in una dialettica
sempre più effimera di adesione / scarto rispetto al modello.
The literature of the twentieth century began with a crisis and a
reaction against the canon, which was either revised by experimental
authors in relation to a modern tradition, or rejected altogether in
a total break with tradition by means of the creation of a new or
anti-canon (the new avant-garde movement). The “literature of
the crisis” was characterized by certain innovative elements which
remained throughout the late twentieth century: experimental
research, particularly in the field of language and of poetic and
narrative structure; a broadening of outlook in a cosmopolitan and
international perspective; a unification of the arts and a fusion of
expressive codes; the rejection of any distinction between literary
genres; the use of metaliterature. In the different historical periods,
which diminished in length during the later twentieth century, there
was a tendency for certain models to be accepted in the canon
(words in liberty, fragments, artistic prose, informal or objective
or pure poetry, etc.; the “modern”, analytical, realist or neorealist,
“socialist” or industrial novel, etc.) but the degree of adhesion to, or
differentiation from, the original model varied continually.
Il Novecento, la Scuola e il Canone
Valentina Berardini
Il Novecento, la Scuola e il Canone
L’articolo si occupa del canone letterario scolastico in Italia e,
in particolare, si incentra sull’analisi di tutti i programmi di letteratura italiana approntati dal Ministero della Pubblica Istruzione dal
1870 ad oggi. Poiché risulta che l’ultimo programma risale al 1944,
l’articolo cerca di indicare le ragioni della mancanza di programmazione
nel resto del XX secolo. Dimostra, inoltre, che la creazione
di un Canone della letteratura italiana del Novecento è un’urgente
necessità della nostra società per garantire la giusta educazione letteraria
agli studenti delle scuole superiori.
The paper looks at the Italian School Literary Canon and,
in particular, it focuses on the analysis of all italian literature’s
programmes issued by the Ministry of Education from 1870 till
nowadays. As it comes out that the last programme is dated at
1944, the paper tries to point out what are the reasons of the lack of
programming during the rest of the XX century. Moreover it shows
that the creation of the XX Century Italian Literature Canon is a
urgent need of our society in order to guarantee the right literary
education to high school students.
The Long Tail of Digital Shelves
Anatole Pierre Fuksas
The Long Tail of Digital Shelves
Lungi dall’esser minacciata dalla cultura multimediale e dai
nuovi media, la letteratura ha giocato una parte essenziale nello sviluppo
di rivoluzionari servizi commerciali in rete come Amazon,
originariamente creato per vendere libri on line. Inoltre la letteratura
ha trovato un’infinità di spazi nelle comunità di seconda generazione
basate sulla rete e nei servizi ospitati, come i siti di social network,
i wikis, i blogs e i folksonomies, che mirano a facilitare l’interazione,
la creatività, la condivisione e la collaborazione. In alcuni casi,
la letteratura rappresenta l’interesse principale che comunità basate
sulla rete condividono attraverso servizi di network sociale, come
aNobii, polarizzando lettori dall’estremo oriente all’Europa meridionale,
e LibraryThing, che attrae principalmente lettori dall’America,
Regno Unito e India. Questi sistemi consentono ai lettori di
caricare su piattaforme digitali i libri che posseggono e di interagire
con altri lettori sulla base di interessi letterari comuni. Un’analisi
comparata dei dati forniti da questi sistemi rende possibile investigare
l’ampiezza dei canoni letterari dal punto di vista di persone che
identificano se stesse come lettori entusiasti.
Far from having been threatened by web culture and new media,
literature played an essential part in the developing of groundbreaking
commercial web based services as Amazon, originally established so
as to sell books online. Moreover, literature found plenty of room in
second generation web-based communities and hosted services such
as social-networking sites, wikis, blogs, and folksonomies, which
aim to facilitate interaction, creativity, sharing and collaboration.
In some cases, literature even represents the main interest very
crowded web based communities share through social network
services, as aNobii, polarizing readers from Far East and Southern
Europe, and LibraryThing, mostly attracting readers from America,
UK and India. Such systems make it possible for readers to upload
on digital platforms the books they own and to interact with other
readers according to their literary interests. A compared assessment
of data provided by such systems makes it possible to investigate
the extent of literary canons from the vantage point of people selfidentifying
themselves as enthusiastic readers.