Critica del testo. XXV / 1, 2022.

Testata: Critica del testo • Anno di pubblicazione: 2022
Edizione cartacea
pp. 152, ISBN: 9791254692172
€ 22,00 -5% € 20,90
Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello € 20,90
Wishlist Wishlist Wishlist
Edizione digitale
PDF • 9791254692189
€ 12.99
Acquista Acquista Acquista

Il testo del Muspilli: un esercizio di filologia
Verio Santoro

The complex problems concerning the reconstruction of the Old High German Muspilli arose ever since Schmeller’s editio princeps in 1832. The intricate events linked to the discovery of the text have extended the already long list of its ecdotic problems. The purpose of this essay is to provide a critical edition of Muspilli that takes full advantage of the contribution of the handwritten transcriptions realised by Docen (and by Maßmann and Schmeller, albeit with the limitations of their uncertain reconstruction through the edition of Vetter 1872) before parts of the manuscript were irreparably damaged. It is therefore in a certain way a “return to the manuscript”, albeit through the mediation of modern handwritten copies, which have their independent value. A famous precedent is constituted by Julius Zupitza’s 1882 edition of Beowulf, which used Thorkelin’s two transcriptions of the poem dating around the year 1800.

Keywords: Muspilli, Old High German, Apocalyptic Literature


Emotion and Places in Chrétien’s Romances
Anatole Pierre Fuksas

Human experience of places is based on emotional resonance: places make little sense to us if they don’t resonate with our feelings, and they are rather mean- ingful according to the intensity of the feelings we attach to them. Based on this general assumption, the paper will essentially focus on the idea that Chrétien de Troyes describes places so as to make them resonate with the interiority of his char- acters. In some relevant cases the very idea of emotional resonance substantially informs the way places are shaped in consideration of the overall meaning of the episode and/or the entire narrative.

Keywords: Medieval French Novel, Chrétien de Troyes, Emotion and Places


«Et ge ne sai pas le françois». La traduzione degli zoonomi esotici in alcune bibbie romanze medievali
Claudio Lagomarsini

The Bible represents a compelling object of scholarly investigation for philologists, lexicographers, and anthropologists. From the 13th c. onwards, the Bible has been widely translated into the main romance languages (French and Anglo-Norman, Castilian and Italian). A cross examination of these parallel translations provides us with relevant data regarding the intellectual attitudes of translators belonging to dif- ferent cultures. For instance, the case-study of names for exotic animals, which is the subject of the essay, illustrates how medieval romance translators dealt with a complicated problem: respecting and preserving the sacred text, also when it was very distant from their own culture, to the point of being almost unintelligible.

Keywords: Textual Philology, Lexicography, Bible Studies


Anatole Pierre Fuksas

Insegna Filologia romanza all’Università di Cassino. I suoi lavori più recenti riguardano l’organizzazione e la variazione testuale del romanzo medievale nella sua tradizione manoscritta, la geografia ed ecologia della letteratura cortese e cavalleresca, l’interazione tra elaborazione di referenze letterarie ed esperienza ambientale situata, le modalità di variazione ed evoluzione dei sistemi e dei canoni letterari nell’epoca della catalogazione digitale di massa.

Claudio Lagomarsini

Insegna Filologia romanza all’Università di Siena. I suoi principali campi di studio sono la narrativa medievale in prosa (con particolare attenzione per la materia arturiana) e i volgarizzamenti dal latino nelle lingue romanze. Ha curato, tra le altre, le edizioni del volgarizzamento dell’Eneide di Ciampolo Ugurgieri (Edizioni della Normale, 2018) e del Roman de Guiron (Edizioni del Galluzzo, 2020). È autore della guida Il Graal e i cavalieri della Tavola Rotonda (il Mulino, 2020).

Verio Santoro

È professore ordinario di Filologia germanica presso l’Università di Salerno. È stato presidente dell’Associazione Italiana di Filologia Germanica dal 2015 al 2020. Attualmente è membro del Collegio dei docenti del Dottorato di Studi Letterari, Linguistici e Storici con sede amministrativa presso il Dipartimento di Studi umanistici dell’Università di Salerno. Nel corso della sua attività didattica e di ricerca si è occupato di aspetti diversi delle lingue e delle letterature germaniche medievali, in particolare dell’area sassone e altotedesca. I suoi interessi sono strettamente filologici e linguistici, ma non hanno trascurato la ricezione moderna di testi medievali germanici (Il Canto dei Nibelunghi, La Battaglia di Maldon) o problemi della filologia di più spiccata attualità ideologica e politica.

Lucilla Spetia

Insegna Filologia e Linguistica Romanza presso l’Università dell’Aquila. Si occupa di letteratura francese e provenzale del Medioevo secondo una visione comparatistica che tiene conto anche della coeva produzione mediolatina, in particolare di temi e opere attinenti il romanzo. Ha studiato inoltre il Partenopeus de Blois e le opere di Chrétien de Troyes, la lirica, i canzonieri, l’agiografia.