Canto elegiaco o aspra dissonanza? Osservazioni su alcune traduzioni italiane da Trakl

Autore: Elisabetta Mengaldo
In: Critica del testo. XII/2-3, 2009
doi:10.1400/148005
Acquista PDF Acquista PDF Acquista PDF
Abstract

Canto elegiaco o aspra dissonanza? Osservazioni su alcune traduzioni italiane da Trakl
Il saggio si concentra sulle traduzioni più significative delle liriche del poeta austriaco Georg Trakl: di Giaime Pintor, di Leone Traverso e (la più recente) di Pietro Tripodo. Mentre i primi due risentono ancora dell’influenza ermetica e traducono Trakl inserendolo in questo contesto stilistico e culturale, Tripodo traduce “imitando” Trakl e cercando di conferire al verso italiano le caratteristiche peculiari, seppure tra loro opposte, della lingua del poeta austriaco: mantenendo dunque le dissonanze “moderne” (tipiche soprattutto del tardo Trakl), sia di tipo sintattico che semantico o fonico, insieme a tratti di arcaismo linguistico (spesso proveniente dal linguaggio biblico) in netto contrasto rispetto a esse.

The essay focuses on the most prominent Italian translations of Georg Trakl’s poems: those by Giame Pintor, by Leone Traverso and by Pietro Tripodo (the latest one). While the first two ones are still influenced by the Italian hermetism and translate Trakl by embedding him in this cultural and stylistic context, Tripodo translates by “imitating” the Austrian poet and by trying to transpose the peculiarities of his language, although in contrast with each other, onto the Italian verse: he preserves the syntactic, semantic and phonetic “dissonances” (which are typical especially of Trakl’s late work) together with features, in stark contrast with the former, of linguistic archaism, which often descend from the Bible’s language.