La Vita nova: questioni di ecdotica

Autore: Roberto Rea
In: Critica del testo. XIV/1, 2011
doi:10.1400/177002
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Abstract

La Vita nova: questioni di ecdotica

L’A. esamina il dibattito critico che ha interessato il testo della Vita nova negli ultimi quindici anni, proponendo nuovi dati e riflessioni sui principali problemi ecdotici. In particolare, mostra come le lectiones singulares della tradizione chigiana ("eccedenti" rispetto alla vulgata di Beta), più numerose di quelle elencate da Barbi, non siano né indebite né banalizzanti, bensì rivelino nell’insieme una ratio coerente, che, riflettendo appieno una peculiare cifra retorico-stilistica del libello, non si può escludere risalire all’autore (di sicuro non sulla base della tradizione del Boccaccio, che, per almeno per la metà dei casi in questione, non può avere alcun peso stemmatico). La testimonianza del Chigiano, sulla linea degli interventi di Trovato e Carrai, viene rivalutata anche dal punto di vista linguistico, giacché il sospetto di demoticità, avanzato per primo da Barbi, essendo in realtà limitato a tre o quattro occorrenze (forse da espungere), non può in alcun modo comprometterne la scelta come manoscritto base.

The A. examines the critical debate that has affected the text of the Vita nova in the last fifteen years, suggesting new data and considerations on the most relevant ecdotic issues. In particular, according to the A., the lectiones singulares of k (not only those listed by Barbi) are neither inappropriate nor trivializing, but reveal a consistent ratio, which could reflect the will of the author. The A. also shows how the ms Chigiano may well be chosen as base manuscript for the linguistic dress of the text.