Dalla Divina Commedia Alinari all’Inferno di Rauschenberg. Qualche aspetto dell’illustrazione novecentesca di Dante

Autore: Claudio Zambianchi
In: Critica del testo. XIV/2, 2011
doi:10.1400/177136
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Abstract

Dalla Divina Commedia Alinari all’Inferno di Rauschenberg. Qualche aspetto dell’illustrazione novecentesca di Dante

Se dal punto di vista delle arti visive l’Ottocento è un secolo dantesco per eccellenza, non così il Novecento. Benché numerosi episodi dimostrino l’interesse degli artisti a interpretare Dante in immagini, si tratta in generale di un’attenzione più rapsodica di quella prestata alla Commedia dagli artisti del secolo precedente: in pochi casi, inoltre, il confronto con Dante è occasione di un ripensamento decisivo della propria creazione da parte di artisti novecenteschi. Lo è tuttavia nel caso delle 34 illustrazioni per l’Inferno di Robert Rauschenberg (1958-1960), una serie nata senza una destinazione editoriale che impresse un sensibile cambio di direzione nell’opera dell’artista. Sotto profili diversi, un ruolo assai importante riveste il confronto con Dante in una iniziativa che apre la vicenda dell’illustrazione italiana del XX secolo: il concorso per l’edizione Alinari della Divina Commedia, bandito nel 1900, cui partecipano tra gli altri alcuni dei nostri maggiori artisti simbolisti, allora assai giovani. Del concorso Alinari, in particolare del contributo di Alberto Martini e di Duilio Cambellotti in quella occasione, si occupa la prima parte di questo articolo; la seconda è dedicata alle illustrazioni di Rauschenberg.

If, from the point of view of the visual arts, the 19th century is a Dante’s century par excellence, this is not so for the 20th. Although a number of episodes shows the interest of many artists in visually interpreting Dante’s poem in images, we are dealing here with a more rhapsodical attention towards the Commedia than the one payed to it by the 19th century artists; and only in few instances the relationship with Dante is the opportunity for a serious rethinking of their work on the part of the artists. In one case, however, it is: Rauschenberg’s 34 illustrations for Dante’s Inferno (1958-1960), a series the artist started without any commission or editorial destination, and that was to induce a marked shift in Rauschenberg’s career. Under a different respect, there is another instance in which the confrontation with Dante has a very important role, because it opens the story of the Italian illustration of the 20th century: it is the contest for the Alinary edition of the Commedia. The competition was published in 1900 and many young artists belonging to the symbolist wing of Italian art applied. The first part of this paper deals with the Concorso Alinari (especially with Alberto Martini’s and Duilio Cambellotti’s contributions); the second with Rauschenberg’s illustrations.