Impegni vecchi e nuovi per una disciplina di formazione, e il ruolo
delle riviste
Il saggio discute dei metodi della filologia romanza (arricchitasi
ultimamente degli strumenti d’indagine sui manoscritti medievali,
che forniscono una notevole quantità di nuovi dati all’elaborazione
del filologo) e della ricezione della disciplina nell’ordinamento degli
studi. In esso piuttosto che venire riconosciuta la sua indubbia funzione
formativa si tende a frammentare lo studio in settori separati,
consentendo solo qualche analisi comparatista in prospettiva europea.
L’autrice avanza anche proposte riguardo al ruolo delle riviste (cartacee e on-line) e fornisce una sintetica scheda di «Studi Mediolatini e
Volgari», rivista fondata del 1953, e attualmente da lei diretta.
The author discusses the methodology and scientific standing
of Romance Philology and its role within the university curriculum
which often – far from reflecting its cultural relevance – tends to
be fragmented in several disciplines which lend themselves only to
some comparative studies in a European perspective. The author
discusses also therole of periodicals (both on paper and on-line) and
provides a synthetic description of «Studi Mediolatini e Volgari»,
founded in 1953, and currently edited by her.