L’articolo analizza la didattica paleografica di Ernesto Monaci, mostrando come il suo fine fosse quello di innescare capacità, oltre che di lettura, di datazione e di autonomo ragionamento paleografico su prodotti scritti osservati in prospettiva globale. Si pone in luce la sua predilezione per l’esercitazione pratica a scapito delle lezioni teoriche, e le conseguenze di lungo termine dell’uso della paleografia come strumento per la filologia per il futuro della Scuola romana di paleografia.
The article analyses Ernesto Monaci’s teaching of palaeography, showing how its aim was to create not only reading skills but also the ability to date scripts and to make autonomous palaeographic reasoning on written products observed in a global perspective. The author underlines Monaci’s preference for pratical excercises instead of theory lessons, and long-term consequences of the use of palaeography as a tool for philology for the future of the Roman school of palaeography.