Tra l’Amico di Dante e il «primo amico»
Chi era “l’Amico di Dante”? Era un «vicino degli stilnovisti»
secondo la vulgata formula continiana? Era il terzo sodale che va a
diporto con Guido e Dante nel vasello incantato di Guido, i’ vorrei…?
È quanto si propone di verificare il contributo con un serrato
corpo a corpo tra i testi dell’Anonimo e quelli di Guido nell’ampio
contesto della lirica del Duecento, offrendo, in margine, una riflessione
metodologica sulle difficoltà di stabilire – nonostante il supporto
prezioso degli spogli elettronici – la quiddità della fonte.
Who was “the Friend of Dante”? Was he «close to the “stilnovisti”
», according to the commonly held Contini view? Was he the
third companion accompanying Guido and Dante in the enchanted
vessel of Guido, i’ vorrei…? The article proposes to verify the question
by a close comparison of the texts of the “Anonymous” and of
Guido within the broad context of thirteenth century lyric. It further
offers a methodological reflection on the difficulty of establishing
– despite the valuable assistance of electronic concordances
– the quiddity of the source.