De la lírica coral al colectivismo polifónico: metamorfosis de la voz poética en las literaturas menores

Autore: Susanna Reisz
In: Critica del testo. V/1, 2002
doi:10.1400/121114
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Abstract

De la lírica coral al colectivismo polifónico. Metamorfosis de la voz poética en las literaturas “menores”
Se l’Io lirico a cui pensava Bachtin – tradizionalmente e rigorosamente maschile – può farsi sentire soltanto nella pienezza di un coro grandioso che si fa voce unica, l’Io lirico “minore”, e in modo particolare quello delle donne, può trovare forma ed espressione non già nell’atmosfera di una grande consonanza universale, ma in quella di un piccolo coro polifonico di voci unite da una comune intenzione di autoaffermazione e resistenza davanti al potere che emargina. Ripercorrendo alcuni testi di poetesse contemporanee in cui la difficoltà di costruzione della persona poetica, in perenne e aperto conflitto con la propria immagine sociale, si mostra con cruda evidenza, non si può non percepire, avverte l’A., il tacito rumore di un piccolo coro di simili. È possibile che esista una sotterranea affinità tra l’impulso comunitario dei linguaggi artistici minori e lo spirito della lirica corale antica, in cui il coro era sintesi di parola collettiva, di canto all’unisono e di movimento cooperativo all’interno di un piccolo gruppo di persone simili per età e per aspetto?