I sensi ingannati : forme e funzioni dell'artificiale fra i secoli XI-XII

Autore: Fabrizio Costantini
In: Critica del testo. VIII/1, 2005
doi:10.1400/118471
Acquista PDF Acquista PDF Acquista PDF
Abstract

I sensi “ingannati”: forme e funzioni dell’artificiale fra i secoli XI-XII
Attraverso l’esemplificazione di tre sondaggi testuali di opere provenienti da contesti differenti per luogo d’origine, cronologia e genere letterario (Roman de Troie, Carmen CXCVI Adelae comitissae di Baudri di Bourgueil, Voyage de Charlemagne en Orient), il contributo mette in luce come l’artificialità, nell’accezione ampia di «evocazione sostitutiva del reale» (Roncaglia), non sia un concetto associabile esclusivamente alla cultura moderna e contemporanea, ma, grazie anche alla rinnovata riflessione sulla natura della cosiddetta “Scuola di Chartres”, trovi nel Medioevo una specifica dimensione, come sintesi di una dialettica che identifica i suoi poli con l’uomo (artifex) e Dio (Artifex). L’artificiale si sviluppa nella produzione letteraria coeva secondo delle specifiche linee-guida: in base ai contesti, alle funzioni e alle forme in cui si manifesta e si relaziona con il soggetto umano, esso assume di volta in volta una valenza predominante che va dal piacere psico-fisico (“delizia dei sensi”), all’apprendimento (funzione didattico-cognitiva), allo stupore (esotismo e mirabilia).

This article throws light on the fact that artificiality, in the broad sense of «evocation as a substitute for reality» (Roncaglia) is not a concept that should be associated exclusively with modern and contemporary culture. On the contrary, thanks to a renewed reflection on the nature by the so-called “Chartres school”, we can find a specific dimension of the artificial in the Middle Ages, the synthesis of a dialectic between the opposite poles of Man (artifex) and God (Artifex). This is exemplified by three textual researches in works taken from different contexts as regards the places of origin, chronology and literary genres (the Roman de Troie, Carmen CXCVI Adelae comitissae by Baudri of Bourgueil, Voyage de Charlemagne en Orient). Artificiality develops in coeval literary production along specific guidelines. According to the different contexts, functions and forms under which it becomes manifest and relates to the human subject, the predominant combinations into which it enters may be the psycho-physical (the delight of the senses), learning (the didactic-cognitive function), or amazement (exoticism and mirabilia).