Canone e anticanone nella letteratura italiana del Novecento
La letteratura novecentesca si inaugura all’insegna della crisi e
della contestazione nei confronti del canone, che viene sottoposto a
revisione, in rapporto alla tradizione del moderno, dagli autori sperimentali,
o del tutto rifiutato mediante l’elaborazione di un anticanone o nuovo canone (avanguardie storiche e neoavanguardia). La
“letteratura della crisi” si caratterizza per alcuni elementi innovativi,
che resteranno validi anche per la letteratura del secondo Novecento:
ricerca sperimentale, in particolare nel linguaggio e nelle strutture
poetiche e narrative; allargamento della prospettiva, in una dimensione
sovranazionale e cosmopolita; unità delle arti e fusione dei codici
espressivi; superamento della distinzione tra i generi letterari; dimensione
metaletteraria. Nei diversi periodi storici, che nel secondo Novecento
tendono ad abbreviare sempre più sensibilmente i propri termini
cronologici, si assiste alla formulazione di modelli tendenzialmente
canonizzati (parole in libertà, frammento, prosa d’arte, poesia
pura, o oggettiva, o informale, ecc.; romanzo “moderno”, analitico, o
neorealista, o realista “socialista”, o industriale, ecc.), in una dialettica
sempre più effimera di adesione / scarto rispetto al modello.
The literature of the twentieth century began with a crisis and a
reaction against the canon, which was either revised by experimental
authors in relation to a modern tradition, or rejected altogether in
a total break with tradition by means of the creation of a new or
anti-canon (the new avant-garde movement). The “literature of
the crisis” was characterized by certain innovative elements which
remained throughout the late twentieth century: experimental
research, particularly in the field of language and of poetic and
narrative structure; a broadening of outlook in a cosmopolitan and
international perspective; a unification of the arts and a fusion of
expressive codes; the rejection of any distinction between literary
genres; the use of metaliterature. In the different historical periods,
which diminished in length during the later twentieth century, there
was a tendency for certain models to be accepted in the canon
(words in liberty, fragments, artistic prose, informal or objective
or pure poetry, etc.; the “modern”, analytical, realist or neorealist,
“socialist” or industrial novel, etc.) but the degree of adhesion to, or
differentiation from, the original model varied continually.