Boccaccio alla Sapienza: un frammento sconosciuto
del Filocolo (e alcune novità intorno ad Andrea Lancia)
Nella raccolta di originali conservati presso la Biblioteca del
Dipartimento di studi sulle società e culture del medioevo dell’Università
di Roma “La Sapienza”, ancora privi di un catalogo, è stato
rinvenuto un frammento finora sconosciuto di un codice di probabile
origine fiorentina, risalente agli inizi del sec. XV, nel quale era
trascritto il Filocolo di Giovanni Boccaccio. Il copista si serve di un
particolare segno diacritico per evidenziare la presenza dell’accento
sulla terza persona verbale del verbo essere; l’iniziatore di tale uso
fu forse Andrea Lancia, secondo quanto attestato dai suoi manoscritti
autografi; ad essi si deve aggiungere un codice qui segnalato per
la prima volta contenente il volgarizzamento delle Esposizioni dei
Salmi di Agostino e la Somma di vizi e di virtù di Guglielmo Peraldo,
caratterizzato da molte notazioni di mano del Lancia apposte in
margine e in interlinea.
Among the manuscript materials housed in the library of the
Dipartimento di Studi sulle Società e Culture del Medioevo at the
University of Rome “La Sapienza”, I have come across a fragment,
hitherto uncatalogued and unknown, which belongs to a Florentine
manuscript datable to the beginnings of the XVth century in which
part or all of Boccaccio’s Filocolo was copied, and which is notable,
among other things, because the person responsible for copying the
text used a special sign to distinguish e ‘and’ from è ‘is’. Maybe
Andrea Lancia initiated this use, as the very same sign can be found
in his autograph manuscripts. I have discovered some previously
unattributed autograph notes written by Lancia in the margins of
a manuscript containing a volgarizzamento of the Esposizioni dei
Salmi di Agostino and of the Somma di vizi e di virtù by Guglielmo
Peraldo, in which again that particular diacritic is to be found.